Sale sfarzose, giardini curatissimi per la residenza estiva reale
Anche un re ha bisogno di una pausa. Quando le giornate si fanno più calde, la corte, arredi compresi, si sposta in una delle sue residenze estive davanti alle porte della città. E poiché nella stagione calda non serve il riscaldamento, questi castelli estivi sono spesso più grandi e addirittura più sfarzosi dell'effettiva residenza ufficiale.I giardini del castello: fasto ludico e frutti dimenticati
Fuori dalle mura della città c'è spazio per meravigliosi giardini. Oggi i visitatori possono passeggiare e rilassarsi nei giardini dei castelli delle residenze estive in modo regale. Ad esempio nei curatissimi giardini barocchi della residenza estiva di Eichstätt dei vescovi principi che ospita oggi un giardino botanico.Siepi, giochi d'acqua, padiglioni, rovine artificiali e grotte: lo spirito del rococò rivive nel giardino del castello di Veitshöchheim. L'allora castello estivo dei principi vescovi di Würzburg è stato in un secondo momento utilizzato dai re bavaresi. Nell'orto storico i visitatori possono annusare tipologie di frutta e verdura quasi dimenticate come claitonia e issopo, permain dorata, Gewürzluiken e le renette champagne.
Castello di Linderhof: lusso, magia dell'oriente e scenografie nel parco
Il re Ludovico II ha fatto costruire quattro castelli in Baviera. Nel castello, relativamente piccolo, di Linderhof, il re trascorre l'estate gozzovigliando nel lusso più sontuoso: ornamenti dorati e arazzi, dipinti e lampadari di cristallo, velluto e seta. In tanti si immaginano un castello estivo del re delle fiabe, amante del lusso.Nel parco del castello di Linderhof il re Ludovico II, amante di Wagner, ha fatto costruire varie scenografie ispirate al grande compositore: la "grotta di Venere" tratta dall'opera "Tannhäuser", la "capanna di Hunding" tratta da "La valchiria" e "l'eremo di Gurnemanz", un rifugio a forma di cappella tratto dal "Parsifal". Nel chiosco moresco e nella casa marocchina i visitatori possono rivivere oggi l'entusiasmo del re per l'oriente.
Un rifugio magico di lusso: lo chalet reale a Schachen
Sorprendentemente modesto pare invece lo chalet reale a Schachen, ma è solo la prima impressione. Tutto lo sfarzo dell'Oriente si sprigiona nel "salone turco" all'interno dello chalet in legno. Dove in passato il re festeggiava ogni anno il suo compleanno e onomastico, ora i visitatori possono sognare tra soffitti dorati, tappeti orientali e pregiati candelabri da mille e una notte. Una fontana a zampillo e vetrate a mosaico colorate rendono perfetta l'illusione.Oltre ai suoi castelli, Ludovico II possedeva anche dodici rifugi, tra cui gli chalet reali sul Herzogstand e sul Tegelberg e il rifugio nella valle dell'Halbammer presso il "Wilder Jäger", dove si ritirava regolarmente per godersi la pace e la fresca aria di montagna. A differenza dello chalet a Schachen, questi sono sorprendentemente spartani per un "re delle favole". Forse anche un re ha bisogno ogni tanto di una pausa dal fasto, dal lusso e dallo sfarzo dei castelli della Baviera.